danzare sotto il temporale, sentire le onde del mare è ACQUA
rotolarsi nell'erba del parco, camminare nei sentieri delle mie montagne col cane, la malinconia delle mie origini è TERRA
sentir le viscere imprecare, ritrovare se stessi nell'esasperazione di un'emozione è FUOCO
dondolare a testa in giù dalla piramide del parco, o dallo scivolo di Principe, sentire il vento che spira verso la spiaggia, l'urlo del cielo che frastorna gli alberi, il sopriro degli amanti, il vagito di un bambino, le parole che "ho parlato", la musica ...è ARIA
ACQUA-TERRA-ARIA-FUOCO
sono in ogni dove, e sono te...
prendine coscienza.
2 commenti:
Grazie dell'invito, dana e stella.
E' importante non dimenticare mai da dove veniamo, perchè poi è quello che portiamo dentro.
Ecco perchè il mare, il fango, il falò e il vento ci sono familiari.
Sono orgoglioso del tuo viaggio.
Matte
e io del tuo ... piccolo lord!
Posta un commento